sabato 20 agosto 2011

INTERVISTA A LORENZO LOMBARDI (su "INDIPENDENTIDALCINEMA.it")

Parlaci di come è nato il progetto "In the market" e di come siete riusciti a produrlo.

Quanto budget avete avuto a disposizione? Come è stato girato?

L’idea di IN THE MARKET è nata online, quando nel 2007 trovai un originale “Missin Person Report” della Polizia del Texas che narrava della scomparsa di tre ragazzi che avevano intrapreso un viaggio. Lessi che non si sapeva più niente di David, Sarah e Nicole dal 2005 e in particolar modo dalla sera in cui alcuni testimoni li hanno visti entrare, attorno all’orario di chiusura, nel Market cittadino di Belen in New Mexico. In quel periodo stavamo iniziando a scrivere ad “otto mani” (in maniera molto “neorealista” con Eleonora Stagi, N. Santi Amantini e Marco Martini) la sceneggiatura di un nuovo film. Pensai che il rapporto di scomparsa potesse essere un perfetto incipit per la nostra storia. Fu così che nacque il soggetto di IN THE MARKET. Mi è sempre piaciuto poter portare l’horror in posti insoliti o comunque far riflettere lo spettatore sul fatto che l’orrore spesso è celato dietro false maschere. Scrivemmo per più di 9 mesi la sceneggiatura e poi nel luglio del 2008 sono iniziate le riprese. Ci siamo rimboccati le maniche: assieme a Eleonora Stagi ho creato WHITEROSE PICTURES la nostra casa di produzione e distribuzione e ci siamo proposti agli esercenti di tutta Italia.

Volevo realizzare un film di buona fattura tecnica, con i migliori requisiti digitali per essere proiettato al cinema: video Digital 2K e audio in Dolby 5.1. Abbiamo messo molto del budget sul reparto “strumentazione”, e mai scelta fu più azzeccata. Il film è un low-budget, abbiamo cercato al massimo di abbattere i costi superflui per dare più risalto al necessario. L’onere produttivo del film si aggira intorno ai 20.000 €, in più ci sono tutte le spese pubblicitarie e distributive.

Nel cast è annoverato Ottaviano Blich, conosciuto dai più per essere la voce del "Virgin Motel" su Virgin radio, come lo avete coinvolto nel progetto?

Ho voluto sin dall’inizio Ottaviano Blitch nel ruolo de “Il Macellaio”. La sua presenza scenica è indubbiamente impressionante e sconvolgente. Ha una mimica facciale che lascia a bocca aperta. Ho conosciuto Ottaviano qualche anno prima di girare IN THE MARKET sul set di un cortometraggio dove lui recitava come protagonista ed io ero assistente alla regia. Non nascondo che quando scrivemmo la sceneggiatura, sin dal primo giorno, pensammo all’unanimità a lui come villan di turno. Quando gli proposi d’interpretare il personaggio, Ottaviano lesse la sceneggiatura e rimase colpito dalla figura de “Il Macellaio” a tal punto che lavorò molto sull’espressione, sulle movenze, la camminata… Non credo che nessun altro avrebbe potuto interpretare al meglio “Adam”. Devo molto a Ottaviano, per aver regalato un’interpretazione così magistrale e per aver reso unico il personaggio.

Gli effetti speciali sono stati curati da Sergio Stivaletti. Com'è stato lavorare con un "mostro sacro" del cinema horror?

Sergio Stivaletti è stata una grande spalla, importantissima per la riuscita del film. Volevamo degli effetti speciali degni di Dario Argento e abbiamo osato… Ho conosciuto Sergio ad un festival, parlammo del lavoro che stavo andando a realizzare e lui si mostrò molto interessato. Mi diede un appuntamento al suo laboratorio di Roma dove gli portai dei bozzetti preparatori degli effetti speciali di IN THE MARKET. Mi diede numerose dritte, sia a livello di ripresa che a livello di realizzazione dell’effetto stesso per raggiungere il miglior risultato possibile. Quando Sergio accettò non potevo credere di averlo al mio fianco sul set e onestamente non c’ho creduto a pieno fino a che non l’ho visto arrivare al Market! Sergio è un mago degli effetti speciali, riesce veramente in pochissimo tempo a realizzare qualcosa di unico e a farlo anche con mezzi risicati. Un grande professionista, che stimo molto e che ha reso il nostro horror degno di chiamarsi splatter.

Proprio in questi giorni il film esce nelle sale cinematografiche. Come avete raggiunto questo traguardo sognato da tutti i cineasti indipendenti?

L’uscita di IN THE MARKET al cinema per me è un sogno che si realizza. Un qualcosa sperato e osannato da tempo. Grazie a WHITEROSE PICTURES questo è stato possibile. Abbiamo instaurato un rapporto con gli esercenti italiani, a partire dalla presentazione del film e della nostra nuova casa di distribuzione alle recenti Giornate Professionali di Riccione, dove presentando il trailer del film ad un folto pubblico di esercenti e distributori, abbiamo instaurato i primi rapporti con le Multisala e Cinema italiani. Abbiamo optato per una data non troppo affollata e in un periodo estivo. Il film esce in Digital 2K e quindi dovevamo fare bene i conti con le copie in circolazione dei film in 3D. Siamo riusciti ad accaparrarci un buon numero di sale per essere alla nostra prima distribuzione, coprendo in maniera uniforme tutto lo stivale.

Progetti per il futuro?

Nel futuro ci sono senz'altro due progetti distributivi in corso. Uno è la distribuzione di ECCE QOELET, film per la regia di N. Santi Amantini che Eleonora Stagi ed io abbiamo prodotto con WHITEROSE PICTURES. Il film è stato montato nei nostri studi in Umbria e in questo momento è in post-produzione audio. Uscirà nel 2012.

Un altro progetto ambizioso e sempre distributivo, vorrebbe essere quello di poter dare luce cinematografica, portando al cinema, film italiani e non, prevalentemente indipendenti che rischiano di rimanere nel sottosuolo di un mercato chiuso. Vorrei poter dare vita ad una distribuzione di titoli interessanti ed alternativi, progetti di giovani registi che hanno talento, ma non riescono a raggiungere la sala. Mi piacerebbe molto poter concretizzare questo sogno.

In ultimo, ma non da meno, un mio prossimo film, che cominceremo a scrivere da metà settembre. Per il momento abbiamo numerosi incipit, tutti molto validi, ma ancora non abbiamo scelto quale di questi diventerà il nostro prossimo film.


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