lunedì 30 novembre 2009

SUCCESSO PER “IN THE MARKET” L’HORROR DEL GIOVANE LORENZO LOMBARDI

Successo per la pellicola "IN THE MARKET"
del giovane regista Lorenzo Lombardi e il suo cast
Alta valle del tevere - Un Horror tutto "made" in altotevere. Quello proposto "In the Market” di Lorenzo Lombardi - giovane regista ventitrenne, sceneggiatore e produttore indipendente d’origini biturgensi ma residente a San Giustino - che firma con esso la sua seconda pellicola (dopo Life’s but - La vita non è altro che del 2006). Il film V.M. di 18 - ispirato dicono gli autori ad un fatto realmente accaduto , e classificato come la risposta italiana a pellicole come “Hostel” and “Saw” - è costituito da un cast da giovani attori quasi tutti nati e cresciuti nell'alta valle del tevere tra Sansepolcro, Sangiustino e Città di Castello; ma la pellicola vanta anche collaborazioni importanti come quella di Sergio Stivaletti - noto collaboratore di Dario Argento - e quella di Ottaviano Blitch - speaker di Virgin radio e già visto in “Italians” di Veronesi. Ma per la maggior parte sono tanti i volti , assolutamente non comuni , come i giovani protagonisti da Marco Martini (biturgense) a Elisa Sensi a Rossella Caiani. “In the market” racconta la storia di tre amici (Sarah, David e Nicole) che il desiderio di godersi l’agognata vacanza dopo la fine del college spinge ad intraprendere un viaggio senza meta, col solo punto fermo della partecipazione al concerto dei GTO. Il viaggio prosegue in uno scambio di battute tra i giovani amici finché una rapina nei pressi di una pompa di benzina li deruba di tutti i loro risparmi, alterandone gli animi e la spensieratezza. La ricerca spasmodica di un telefono - per avvisare la polizia del furto subito - porta i tre ad un supermercato - The market per l’appunto (omonimo "Confront market "di Sangiustino) - ma l'avventata idea di David di nascondersi dentro al locale per mangiare e bere gratuitamente durante la notte, porta i tre ad imbattersi in un destino crudele "tinto rosso sangue tra le dita di un bizzarro macellaio". “In the Market” proiettato venerdi 27 e ieri sera sabato 28 dalle 22:30, per la prima volta in una sala cinematografica - una nota multisala a Perugia - ha riscosso un grande successo di pubblico - sabato al primo spettacolo c'erano oltre 200 spettatori - è già stato inserito nel cartellone del “Fantasy Horror Cine Festival” di Ancona, ed ha già incassato cinque premi di tutto rilievo. Al “Tenebra film festival” di Potenza ha ricevuto - nell’ottobre scorso - tre statuette per: miglior film, migliori effetti speciali,miglior attore e attrice protagonista, e una menzione speciale alla partecipazione di Blich. In the market è stato prodotto e girato dalla Whiterose production - di cui lo stesso regista è presidente - con un budget limitato di soli 20 mila euro, ed è stato girato in circa due settimane - metà road-movie e metà horror - tra Anghiari, Pieve Santo Stefano, San Giustino e San Leo Bastia (gli scorci sono facilmente riconoscibili) utilizzando una troupe di 20 persone e 15 attori tutti under 30. “Malgrado il piccolo budget a disposizione” ha affermato il giovane Lombardi “siamo riusciti ad ottenere un prodotto cinematografico di alta qualità”. Infatti l’horror alto tiberino è stato girato in full Hd e ampiamente godibile in dolby surround. Bellissima la fotografia di Santi Amantini e le musiche dei GTO. Alta la suspense che non da tregua. E’ stata un’impresa” come dice Lombardi “ma siamo felicissimi di tutto quanto e dell’anteprima del film che è stata davvero importante”. “In the market” presentato in oltre 20 festival italiani, sarà il 3 dicembre prossimo al Festival indipendente di Foggia dove è stato selezionato in concorso nella sezione “Festival a mezzanotte. Tre passi nel fantastico”. Un film vivamente consigliato anche a chi non ama gli horror. Perché ben fatto e con spunti di regia interessanti. Auguri a questi giovani artisti locali che stanno portando in giro il nome, e la storia del nostro territorio. Vivissimi auguri di un felice successo anche dalla nostra redazione.

Monia Mariani


mercoledì 18 novembre 2009

TRAILER RADIOFONICO

DAL 27 NOVEMBRE MULTIPLEX GIOMETTI DI PERUGIA
ANTEPRIMA MONDIALE SABATO 28 NOVEMBRE



Dalla prossima settimana troverete gli orari degli spettacoli su: http://www.giometticinema.com/
Cast: Ottaviano Blitch, Marco Martini, Elisa Sensi, Rossella Caiani, Massimiliano Vado, Claudio BeDallanti, Gloria Coco, Eleonora Stagi, Alessandra Maravia e Silvano Granci.

special effects by Sergio Stivaletti
directed by Lorenzo Lombardi
produced by WHITEROSEprd.
ITALY 2009

www.whiteroseprd.it/inthemarket.htm

venerdì 13 novembre 2009

SIAMO STATI UNITI

"IN THE MARKET" e LORENZO LOMBARDI
a "SIAMO STATI UNITI"
Il regista Lorenzo Lombardi ospite al programma di Coming Soon "SIAMO STATI UNITI". Si parla di "IN THE MARKET" film horror italiano, prodotto da WHITEROSEPrd.

martedì 10 novembre 2009

CONCEPT MAGAZINE

"UN NUOVO HORROR CHE STRIZZA L'OCCHIO AL GENERE SPLAT-PACK AMERICANO DI ELI ROTH E JAMES WAN"

lunedì 9 novembre 2009

HORRORPLAYER.it RECENSIONE

"IL MIGLIOR HORROR ITALIANO
DEGLI ULTIMI ANNI"
È con grande piacere che recensisco questo ultimo prodotto della nostra stitica produzione horror. Si tratta di una pellicola indipendente targata Whiteroseprd. che annovera nel suo cast niente meno che Sergio Stivaletti, ma che, a parte questo, non usufruisce di un budget importante. Il soggetto è assai semplice e, “sulla carta”, ricalca i tradizionali teen movie americani quali “Non aprite quella porta”. Abbiamo i classici giovani che vanno in una gita in aperta campagna e si imbattono con il pazzo macellaio di turno. Questo, in estrema sintesi, è il soggetto e ciò potrebbe far pensare al solito filmetto da evitare come la peste e, invece, non è così. La sceneggiatura (firmata Lorenzo Lombardi, Eleonora Stagi, Marco Martini, N. Santi Amantini), infatti, è curatissima e opta per una struttura sulla falsa riga di “Dal Tramonto all’alba”. Abbiamo una prima parte “road movie”, forse un po’ troppo lunga ma funzionale per far familiarizzare il pubblico con i personaggi (un trio simpatico e non pomposo, a differenza di quanto si è abituati a vedere negli slasher a stelle e strisce). La bravura del regista spicca soprattutto in questa prima parte, perché nonostante non avvenga niente di eclatante il film risulta comunque gradevole. Ciò lo si deve a dei dialoghi brillanti che strizzano l’occhiolino a Tarantino, ma soprattutto alla bravura di Lombardi (“Life's But - La vita non è altro che…”) nel dirigere gli attori (peraltro con MDP, montata all’esterno del parabrezza, puntata per minuti sui tre protagonisti, senza fare stacchi). Non di meno conto è l’attento taglio registico scelto da Lombardi che non lesina in carrellate e PPP (si segnala anche una citazione iniziale a Dario Argento – “Le Cinque Giornate” - con ripresa in PP delle scarpe di due individui intenti a dialogare). Gli autori sono grandi appassionati di cinema (più di quello americano che del nostrano), lo si nota da subito. Si registra così una lunga serie di omaggi (si badi bene, non scopiazzature) con una decina di titoli di film letteralmente citati (tra i quali “Vacancy”, “Salvate il soldato Ryan”, “Hostel” e persino “Se scappi ti sposo”) e con scene che ricordano molto da vicino “A Prova di Morte” (con tanto di PP su un paio di piedi nudi femminili sporgenti dalla jeep). Lombardi arriva a palesare l’amore per Tarantino, mettendo in scena un vecchietto intento a gustarsi davanti a un monitor proprio “A Prova di Morte”. "Ma dov’è l’horror?" potrebbe domandare un lettore un po’ frettoloso di giungere al sodo. Beh, è tutto incentrato nella seconda parte del film (proprio come nella pellicola di Rodriguez sopra ricordata). E si tratta di un horror a metà strada tra “Hostel” e “Hannibal” (il serial killer di turno è molto istrionico e gigioneggia con tic e monologhi antropologici barkeriani ben curati). Qui entrano in azione anche gli effetti truculenti di Stivaletti (un cadavere depezzato e soprattutto un evisceramento assai crudo), ma a scioccare maggiormente è la violenza psicologica e la follia esplicitata da un Ottaviano Blitch (“Italians” e “The Shadow”) perfettamente calato nel personaggio. Qualcuno potrebbe dire che Blitch sia andato troppo sopra le righe (io, non sono d’accordo, in quanto adoro questo tipo di interpretazioni), ma, a ogni buon conto, non si può negare che riesca a rendere malata la visione. Ma non è solo Blitch a sorprendere nel cast artistico. Nonostante si sia alle prese con un cast di sconosciuti, quasi tutti alle prime armi, non si può non evidenziare come questi giovani professionisti siano stati capaci di surclassare attori ben più blasonati ammirati in altre produzioni. Su tutti citerei la carinissima Elisa Sensi e Marco Martini. Non sfigurano, però, neppure gli altri, merito probabilmente delle doti del regista nel soffermarsi sui movimenti corporei oltre che nella recitazione delle battute. Interessante il lavoro di N. Santi Amantini alla fotografia. nella prima parte abbiamo un tocco molto caldo con Amantini che cerca di fare il massimo con i mezzi che gli sono messi a disposizione. Si deve dare atto che il direttore della fotografia riesce a regalare qualche bella “cartolina” (specie nelle esterne, in particolare quelle al tramonto e, soprattutto, l’esterna finale in notturna; meno incisive le interne a inizio film), sono tuttavia convinto che con fondi superiori avrebbe ottenuto un risultato migliore. Ben cadenzata la colonna sonora in stile country (con pezzi però cantati anche in lingua italiana) del duo GTOEmanuele Frusi, ancora a sottolineare il legame con la filmografia road movie americana (mi è tornata in mente anche “L’ultima casa a sinistra” nonostante il riferimento sia molto subliminale). Concludo sottolineando che gli autori affermano che alla base del film vi sarebbe una storia vera (lo mettono subito in chiara evidenzia nei titoli di apertura), ma ciò, ad avviso di chi scrive, è una trovata in stile Tobe Hooper. Non che cose simili non siano successe, ma non ho memoria di un caso analogo. In definitiva credo di poter dire che si tratta del miglior horror italiano degli ultimi anni, soprattutto perché denota una cura nello script superiore alla media e non si affida agli “effettacci” gore per coprire falle narrative. Non posso che dare un caloroso incoraggiamento a Lombardi e alla Whiterose affinché possano proseguire per questa via. Visione consigliata, ma non attendetevi continue mattanze o macelleria gratuita come vi hanno abituato opere quali “Frontiers” o “Alta Tensione”.
Recensione Curata da: Matteo Mancini

giovedì 5 novembre 2009

INDIEHORROR.it RECENSIONE

"IMPLACABILE NEL SUO CRESCENDO
VERSO LA MATTANZA"

L’apparente desiderio di godersi l’agognata vacanza dopo la fine degli studi spinge Sarah, David e Nicole ad imbarcarsi in un viaggio senza destinazione, col solo punto fermo del raggiungimento del concerto dei GTO. Il viaggio prosegue in uno scambio di battute continuo e spensierato, finchè una rapina nei pressi di una pompa di benzina ne altera gli animi. La ricerca di un telefono, per avvisare la polizia, li porta ad un supermercato ma l’incauta idea di nascondersi dentro per banchettare durante la notte, porta Sarah, David e Nicole ad imbattersi in un destino crudele, tinto rosso sangue tra le dita di un bizzarro macellaio. Quella di Lorenzo Lombardi, e della Whiterose Production in generale, è una scommessa. Assoldare Sergio Stivaletti (per gli effetti speciali) e Ottaviano Blitch (nel ruolo del villain di turno) non è da tutti: i prodotti indipendenti difficilmente riescono ad attirare nomi così importanti, anche per cammei, il che mi fa immaginare che i ragazzi abbiano investito una cifra non irrisoria. Questo si vede anche durante il film: scene curate, fotografia ben realizzata e, specialmente, niente lasciato al caso. Parallela anche la scommessa di puntare su un canovaccio alquanto abusato (il gruppetto di ragazzi svagati di turno che finisce nelle grinfie di un bad/mad guy), anche se questa scelta non è corrosiva in partenza, infatti trattasi di plot talmente insito nella genesi dei film horror da non influire sul fattore originalità (qualcuno si stancherà mai di vedere film di fantasmi?). Almeno riguardo la trama in se. In the Market è un film godibilissimo, diretto con perizia e senza fretta (per cui ben studiato ed imbastito), improntato in modo tale da non poter annoiare ed implacabile nel suo crescendo verso la mattanza. Per essere una prova prima è sicuramente promosso, tuttavia mette immediatamente il giovanissimo Lombardi di fronte ad una scelta importante: da un lato un burrone, dall’altro un terreno fecondo dove non si vede l’orizzonte. Questo perchè croce e delizia del regista è Quentin Tarantino. Non per la scena di A PROVA DI MORTE (trasmessa dal benzinaio) ma per la stessa scelta di quadratura stilistica del film: In the Market fa suo DAL TRAMONTO ALL’ALBA e lo spruzza con dialoghi accostabili (nelle intenzioni) a quelli de LE IENE. Il film infatti è spezzato in due sezioni, la prima in cui c’è la presentazione dei protagonisti, i dialoghi vivaci ed il viaggio, che porta verso la seconda in cui si cade nella tana del macellaio. Lo stesso schema del film realizzato con Rodriguez. Questo dover necessariamente proporre stilemi altrui tende a fagocitare le idee originali, era veramente fondamentale durante la messa in scena e la scrittura del plot? Perchè sforzarsi di appoggiare sulle labbra dei protagonisti frasi e dialoghi che mai sarebbero uscite dalle loro bocche? Perchè realizzare un finale già visto nel magnifico THE DESCENT? I giovani attori che impersonano David, Sarah e Nicole, sono decisamente bravi nelle movenze, ma probabilmente avrebbero fatto meglio a ridoppiarsi, non a causa della dizione bensì della monoliticità con cui “ripetono” le battute, senza verve o improvvisazione/assimilazione. Sembra di assistere al più bravo della classe che ripete a memoria la poesia di turno. L’assenza totale di volgarità lascia poi più di un dubbio. Questo, comunque, è dovuto alla inesperienza, si vede che si ha a che fare con attori molto promettenti. Blitch esaspera le movenze del macellaio, caldeggia la preda, la annusa, la sfida e la stana. Un bel passo in avanti dopo la già ottima interpretazione dell’assassino in LIVER. Con questo nulla voglio togliere a Lorenzo Lombardi, personalmente ho preferito il suo film a entrambi gli HOSTEL, film con cui lui stesso pone dei paragoni, specialmente nella seconda metà con Blitch mattatore, e l’antropofagia adeguatamente mostrata. Quello che vorrei il regista tenesse bene in considerazione è che il tributo (che in questo caso solo tributo non è) può andar bene per un’opera prima, ma deve mutare in citazione subito dopo. Per cui, visto che il regista starà già guardando avanti, consiglio di lasciarsi i mostri sacri alle spalle (Tarantino in primis) e di intraprendere un percorso personale, l’unico modo per non insabbiarsi prima del tempo.

Giulio Degaetano per indehorror.it

lunedì 2 novembre 2009

VINCE AL TENEBRIA FILM FESTIVAL 2009

IL FILM SI AGGIUDICA BEN 5 PREMI

Miglior Film

Miglior Effetti Speciali

Miglior Attore Protagonista

Miglior Attrice Protagonista

Menzione Speciale della Giuria


“È stata una serata indimenticabile; vedere il proprio film in una multisala così bella ed importante e soprattutto su uno schermo da 13 metri è stato un sogno che si realizza”, è stato quanto hanno detto i giovani filmakers umbri. “È stato un grande traguardo e una cosa alquanto insolita per un film low budget suscitare così tanto interesse ed arrivare ad un anteprima in un Multiplex”.
Dopo l’acclamata Anteprima Mondiale del film “IN THE MARKET” tenutasi il 29 Ottobre scorso al Multiplex Giometti Cinema di Ancona, alla presenza del cast, della troupe e di un folto pubblico,
lo staff di WHITEROSEprd. si è spostato in Basilicata per partecipare al Tenebria Film Festival 2009. Il giovane regista Lorenzo Lombardi, il direttore della fotografia N. Santi Amantini ed il cast con Marco Martini, Elisa Sensi, Eleonora Stagi, hanno partecipato in concorso al festival di cinema horror che quest’anno è giunto alla 4° edizione e si è svolto a Rionero in Vulture in provincia di Potenza. Il film è stato proiettato la sera del 31 Ottobre e il gruppo di giovani cineasti ha letteralmente sbancato il festival, colpendo in maniera molto positiva la giuria ed il pubblico, e portandosi a casa tutti e 5 i premi del concorso. “IN THE MARKET” si è aggiudicato l’ambita statuetta come MIGLIOR FILM, MIGLIOR EFFETTI SPECIALI per Sergio Stivaletti, MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA per Marco Martini, MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA per Elisa Sensi e MENZIONE SPECIALE per la straordinaria interpretazione di Ottaviano Blitch.
Al dire dai premi vinti, sembra proprio che le scelte prese dalla casa di produzione siano state fortunate: la scelta di un giovane ed emergente cast, gli effetti speciali affidati ad un indiscusso professionista e la parte del cattivo antagonista affidata ad un attore, Blitch, di indubbia bravura e con un nome che si sta sempre di più imponendo nel panorama cinematografico.
“Sono estremamente contento di ricevere tutti questi premi e soprattutto il premio come Miglior Film, perché questo sta a significare che il lavoro di squadra e tutto l’impegno che da due anni a questa parte dedichiamo a questo film, è servito a qualcosa. Ricevere il premio più importante ci appaga di tutto e ci fa credere sempre di più in quello che facciamo. Questo era il primo Festival a cui partecipava “IN THE MARKET”, ora ci aspettano più di 20 festival in Italia e in giro per il mondo”, questo è quello che ha dichiarato il regista Lorenzo Lombardi.
Il film sarà ben presto proiettato in una seconda anteprima al Multiplex Giometti di Perugia, con una rispettiva programmazione in sala. Sarà un evento di festa alla presenza dell’intero cast con Ottaviano Blitch e del maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti.
Per chi ancora non avesse visto il trailer del film può farlo sul sito ufficiale www.whiteroseprd.it/inthemarket.htm.


STAY HORROR ALWAYS!