INTERVISTA:
Che cosa è stato per te IN THE MARKET?
IN THE MARKET è stata una creazione, come aver dato alla luce un figlio. Tutto è nato quando un giorno dell’estate 2006, durante le riprese del film “Life’s But” ho detto in presenza di Lorenzo, Eleonora e Nicola: “Perché non facciamo un film horror ambientato in un market?”. Sinceramente pensavo che non avessero dato peso alle mie parole, invece, nell’ottobre 2007, finiti gli impegni di promozione di “Life’s But”, il regista convocò i componenti della WHITEROSEprd. per parlare di un nuovo progetto. Ed eccolo qui: IN THE MARKET!
Lorenzo Lombardi con la sua mente contorta e la sua grande immaginazione, e grazie ad un documento ritrovato su internet, ha creato dentro di sé una storia, un soggetto… Ma a quel punto aveva bisogno dei suoi più fidati e bravi collaboratori… Così giorno dopo giorno insieme ad Eleonora Stagi, N. Santi Amantini e Marco Martini IN THE MARKET è diventato una sceneggiatura.
Non è stato facile portarlo sullo schermo, poiché abbiamo puntato sulla qualità, e come sappiamo tutti la qualità ha un prezzo alto da pagare, ma dopo tutte le difficoltà ci siamo riusciti.
Ora aspetto solo il passo finale… Di vederlo al cinema!
Che sensazioni hai avuto quando hai letto per la prima volta la sceneggiatura?
Ho avuto sensazioni molto positive. Ho pensato fin da subito che la sceneggiatura funzionasse, fosse avvincente e che soprattutto ti cogliesse di sorpresa senza essere prevedibile; ho pensato che se fossi uno spettatore sarei rimasto colpito dal cambio di genere che subisce la storia. È una sceneggiatura che non annoia, che ti invoglia a leggere più veloce possibile per vedere come va a finire: figuriamoci con le immagini!
Oddio… Questa domanda mi manda in confusione. Allora provo a rispondere… Tra me ed Elisa le similitudini sono molte: IO sono molto positiva come lo è pure lei, ho sempre la battuta pronta (ahahah) e ho sempre voglia di scherzare. Come Elisa penso che la morte è un argomento che non mi riguarda. Sono giovane ed ho voglia di vivere al massimo, con spensieratezza. E spesso le persone a cui sono vicina diventano più positive, compresa la mia negativissima amica Sarah. Oddio… Che sto dicendo? Scusate rileggo la domanda… Ecco rispondo: le similitudini tra me e Nicole non ci sono, perché… IO SONO NICOLE!
Il set è stato impegnativo. Dalla mattina presto alla mattina presto, con il massimo della concentrazione e con la voglia di fare bene. È stato un set popolato da giovani che si muovevano come professionisti. Quando arrivavo, e vedevo persone che già da tempo stavano sistemando le luci, scegliendo l’inquadratura, e annotando tutte le posizioni di ogni più piccolo oggetto in modo tale da dare una continuità fra i diversi piani. Pensavo che era mio dovere dare il massimo non solo per la mia immagine, ma per loro.
Di IN THE MARKET mi è rimasto l’entusiasmo. Ho visto che possiamo fare tanto insieme. Ho visto un continuo scambio di idee e delle scelte fatte con ponderazione e con collaborazione. Ho conosciuto persone fantastiche, professionisti come Daniele Bartoli, che ha messo a rischio la sua vita per girare una scena del film, o come Sergio Stivaletti, che pur essendo il più grande creatore di effetti speciali horror d’Europa e quindi avendo una grande esperienza, ha ascoltato le idee del regista con grande umiltà, ed è stato con noi durante tutte le riprese horror, dimostrandosi non solo un bravissimo professionista ma anche un simpaticissimo amico.
Il rapporto con il regista e la troupe è stato fantastico: tutti erano molto disponibili alla collaborazione. Mi sono sempre sentita trattata bene da qualsiasi altro membro del set. C’era un buon clima tra noi, tutti eravamo indispensabili l’uno all’atro. Infatti colgo questa occasione per ringraziare tutti quanti.
Ce ne sono tanti che mi porto nel cuore, ma quello del K***-***k è quello che mi fa ridere di più, forse perché conosco il lavoro che c’è stato dietro e onestamente, l’interpretazione di Marco Martini è fantastica. Vorrei spiegarvi cosa dice e che faccia ha mentre lo fa, ma non posso, vi sciuperei la visione del film. Comunque vi giuro che ci sarà da ridere!
Qual è stata la difficoltà più grande che hai incontrato sul set?
La difficoltà più grande è stata quella di saper recitare… Sto scherzando. Sembrerà una cavolata ma non è stato per niente semplice tenere gli occhi aperti al sole e far finta di niente mentre giravamo in canottiera con basse temperature. Inoltre dopo alcuni giorni di riprese mi sono rotta il mignolo del piede sinistro ed è stata una grande difficoltà camminare dritta, poggiando il peso sul piede doloroso. In una scena del film si nota, chissà se ve ne accorgerete…
Vorrei premettere che i primi due giorni di riprese sono stati un disastro, non trovavamo il modo di inquadrare la jeep da una determinata angolazione, e non abbiamo girato neanche un minuto di film. Ma poi la più grande soddisfazione l’ho avuta il terzo giorno, quando insieme ai miei due “amici Sarah e David” abbiamo fatto un piano sequenza di 16 minuti senza sbagliare né una battuta, nè l’interpretazione della sceneggiatura. Lì, mi sono sentita appagata di tutti gli sforzi fatti durante la preparazione del film: ho visto il volto del regista illuminarsi di gioia.
Cose profonde fratello... YEAAAAHHH!
Un bacio.
ELISA SENSI alias "NICOLE" for In the Market
3 commenti:
Di Elisa non parla nessuno??? Poverina.....
Con Affetto...
Daniele....
Secondo me dovrebbe scrivere qualcosa anche lei sul blog, sennò nessuno ne parla!
Elisa, una ragazza giovane e brillante, bravissma nella recitazione che farà molta strada e che riuscirà a dar luce anche al piccolo paese dove abita, San Giustino - PG - Alessandro Puletti
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